TELERAMA, 21 magio 2002
Paolo Dune intervistato da Grazia Manni:
Domanda: Paolo Dune è uno pseudonimo. L’autore si interessa di tutt’altro, anzi svolge un mestiere molto serio e di prestigio. La letteratura è il suo secondo lavoro, che svolge con lo stesso impegno di quello principale. Finora ha pubblicato molti racconti. Questo è il suo primo romanzo. Un romanzo che “prende” molto, perché è incentrato su un argomento diciamo “di moda” oggi. Lucifero, Satana, detto anche Belzebù. Insomma il Diavolo. Ci vuoi dire, in poche parole, il contenuto di questo libro?
Risposta: Sì, sono partito dal principio di un processo al Diavolo. Questa è l’idea di base. Questo processo, dove Satana viene catturato per essere processato in tv, quindi davanti al mondo, agli uomini, all’umanità, ma con uno stile da commedia, con battute… perché è un paradosso mettere Satana in ambito serio… Però qui c’è anche la possibilità per il Diavolo di dire qualcosa di non previsto, che sconvolge non poco le aspettative.
Domanda: Quale è il buon motivo per leggere questo libro?
Risposta: Penso di aver dato “voce” al Diavolo… che è una cosa rara, non sempre viene fatto… E quindi di aver realizzato una… “par condicio”, che serve anche come servizio pubblico!