Descrizione
In una notte di tempesta a Berlino, il Diavolo – Satana in carne ed ossa – viene arrestato dalle forze dell’ordine in una delicata operazione segreta. La notizia esplode sulla stampa suscitando ovunque meraviglia e apprensione, e la macchina giudiziaria umana si attiva per organizzare un grande processo televisivo e giudicare il Diavolo in diretta mondiale.
L’evento di importanza universale coinvolge tutti: capi di stato, leader religiosi, giornalisti, scienziati, ma anche demoni, streghe e angeli. Come in un antico duello, il Bene ed il Male si fronteggiano aspramente nelle aule giudiziarie. E quando l’imputato salirà a rendere la sua deposizione, dinanzi a una platea ostile e incredula, le sue parole sconvolgeranno ogni aspettativa, ribaltando le premesse e mostrando un altro lato della verità, una verità da sempre nascosta tra le righe delle antiche Scritture.
Sulla falsariga di un romanzo giudiziario, si tratta di una sofisticata commedia a sfondo filosofico, il primo libro che racconti la religione dal punto di vista del nemico.
È possibile far assolvere il Diavolo dall’accusa di aver dannato il mondo? Un avvocato ci prova nel più surreale processo mai raccontato!
«Procedimento n.666. La comunità internazionale contro Lucifero Satana, detto Belzebù. Accusa: aver dannato il mondo.»
L’edizione di Youcanprint – con il sottotitolo Le ragioni del Diavolo – è la seconda edizione dell’opera, riveduta e corretta. La prima ha ottenuto importanti riconoscimenti letterari:
– seconda classificata al Premio nazionale “La Tavolozza”, Salerno 2005;
– terza classificata al Premio nazionale “Il Parnaso delle muse”, Martina Franca 2005;
– prima classificata al Premio “AlberoAndronico”, Roma 2008;
– attestato di “Ingegno della letteratura” al Premio “Città di Crispiano”, 2008.
Alberto Gallo –
Le rinnovo i complimenti e Le invio un “in bocca al lupo”, per la stesura dei suoi prossimi libri.
Sandro –
Che dire? Illuminante….. non tanto per me visto che sono espresse idee alle quali avevo +o- già pensato, (sono uso dire che le religioni sono una diabolica invenzione…); direi, quindi, confermante. Vorrei che fosse letto da tutti nel mondo. O forse é meglio di no; qualcuno saturo di bontà divina potrebbe attenderla sotto casa per indicarle la retta via attraverso la sofferenza fisica. Così purificante….. Qualcuno, ad esempio, che ha appena riscoperto la propria cristianità grazie a Mel Gibson! E qui mi fermo; non vorrei essere incenerito da una saetta.
Mille (e non più mille) grazie.
Saluti
Rossana Condoleo-Röh –
Caro Paolo,
ho appena finito di leggere il tuo libro e ti scrivo per farti i “complimenti per la trasmissione”.
Bravissimo, sei uno scrittore ed uno sceneggiatore nato. […] Non c’è una pagina dove cali il ritmo. Chi sa quanto ti sei divertito a scriverlo questo libro: assoluta libertà. Io mi sono divertita a leggerlo per questo melange di serio e faceto […] Il diavolo mi è stato simpatico da subito, non ho faticato affatto a condividere le tesi dell’avvocato e del diavolo stesso. Altra cosa, la tua capacità di riuscire ad inserire romanticismo nel resto degli stili e farlo sentire vero. Il lettore non fatica affatto a passare da un tenore all’altro. […]. Chiudo rinnovandoti i miei complimenti e guarda che non sono una lettrice facile.
Un caro saluto.
Simona Gervasone –
Ho appena finito di leggere questo romanzo “teologico giudiziario” e devo dire che l’ho trovato estremamente ben costruito, ironico, sagace.
Il diavolo viene catturato dagli uomini e sottoposto alla giustizia umana tramite regolare processo.
Ogni personaggio lascia un segno per le sue particolarità e non passa inosservata nemmeno la più veloce delle comparse.
Sono proprio questi personaggi che vi faranno amare questo romanzo che si snoda su sentieri fatti di antiche domande, fine ironia, testi sacri, profonda conoscenza degli ambienti giudiziari.
Ci descrive un diavolo diverso dallo stereotipo che di solito appare nei romanzi e senza timore ci parla di un Dio non proprio esemplare.
Non posso che fare i complimenti a Paolo Dune (aspetto il prossimo romanzo) per com’è riuscito a scrivere un romanzo brillante, che può far riflettere e sorridere al contempo.
Con molta invidia dico che mi piacerebbe poter scrivere così.
Per il momento è di sicuro in cima alla classifica dei libri letti quest’anno.
Miriam –
Un saluto